"Cosa c'è di male a volere il suo bene?"
"Nulla. Ma si è felici per l'altro prima di essere felici con l'altro.
L'altro può non esserci, può comportarsi in modo per noi incomprensibile, può stare con persone che non ci piacciono, non importa. Pretendere che rispecchi la nostra idea di felicità, significa che vogliamo realizzarla attraverso lui. Ogni volta che questo accade riflette il nostro egoismo e la nostra paura di responsabilità intima. Poiché non abbiamo il coraggio di essere liberi e felici, non potremmo mai vedere se l'altro lo è realmente. Possiamo solo proiettare la nostra idea di realizzazione, immaginando che l'altro sia felice o meno. "Volere il suo bene" è una frase pericolosa, perché non è detto che l'altro desideri ottenere la nostra idea di bene."
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