sabato 27 febbraio 2016

DIALOGHI: Conoscere

"Cos'è per te conoscere"?

"Conoscere è conoscersi. Finché non avviene in modo approfondito, ciò che si ignora di sé, ciò che si nasconde, sarà sempre fonte di pregiudizio nel mondo esterno. Accade ancora che molti individui "adulti" si indignano, si meravigliano di certi tipi di violenza, si chiedono come mai sia possibile che l'essere umano arrivi a tanto. Si chiedono come mai il partner si comporta così, cosa c'è di oscuro, folle, imprevisto, nel suo modo di fare e di comportasi. Cercando di capire "lui" non lo sapranno mai. Non lo sanno, non perché non conoscono quella mente, ma perché non conoscono la propria. Chi cerca di capire al di fuori di sé, non troverà mai nessuna risposta. E' possibile studiare, viaggiare, fare esperienze, ma se questo mondo esterno non è integrato come elemento di continuità del mondo interno, fare qualsiasi esperienza non farà altro che ampliare l'ignoranza. L'unica ignoranza reale non è un non conoscere nozioni, ma un non sapere come funzioniamo e perché."

"L'auto indagine è necessaria quindi".

"L'auto indagine è necessaria per individui razionali. Chi è cresciuto con la fantasia, non ha mai realmente diviso il mondo tra fuori e dentro. Diciamo che chi ha molta immaginazione, paradossalmente, è più vicino alla verità."


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