mercoledì 29 giugno 2016

DIALOGHI: La pretesa di amare e di essere amati

"Che ne pensi dell'amore e/o dell'innamoramento?"

"L’amore è riconoscere la non differenza. Quando si guarda qualcosa senza creare relazione mentale, ci si accorge che si è anche quello. Tutto quello che è percepito è proprio, perché il corpo, che è fatto di emozione, non può che essere parte dell'ambiente, che è anche emozione. Quando il corpo e l'ambiente diventano mentali, allora c'è divisione. Quando c'è divisione, si pretende di amare o di essere amati. Ma l'amore è in principio, non il fine. Non è il risultato di qualcosa che accade o finisce, quello viene definito "innamoramento", ma non è altro che un'emozione che prima o poi ci lascia. Più la percezione è libera da riferimenti psicologici, da relazioni personali, più la relazione è emozione. Questa emozione non è affettività, non crea quindi legami psicologici. 

"Riguardo invece la sessualità? Le cose vengono spesso mescolate."

"Il sesso, la maggior parte delle volte, è un bisogno di un corpo che ha desiderio di essere toccato e di toccare per sentirsi meglio e compensare. Quando si è perfettamente rilassati, quando si è in pace, lo stimolo della tensione generata da un'immagine, perché la nostra sessualità è fatta di immagini, non si genera. Fai caso che, normalmente, più si è infelici più si cerca soddisfazione nel cibo e nel sesso. Normalmente raggiungere il primo è più semplice, il cibo non ci dice mai di no. Il bisogno di contatto viene da una mancanza di sensibilità, perché un corpo sveglio tocca tutto ciò che vede. Si tocca sempre, ma il contatto è senza necessità di soddisfazione. La soddisfazione è sia nella vista che nel contatto. Il bisogno si annulla, e rimane l'affetto. Il desiderio può tornare, il desiderio di portarsi a letto quella donna può essere trasformato in azione, ma il fatto che accada o meno non toglie nulla a questo stato di apertura. Non è una necessità, e soprattutto non viene mescolato e confuso con altre sfere, rendendo psicologico il tutto e credendo di innamorarsi o di essere amati. Toccare una regione cosiddetta sessuale non è più intensa che toccare una spalla. In un corpo equilibrato appaiono dei cicli dove il bisogno di sesso è più forte, e se certi aspetti della sessualità non sono stati risolti, perché repressi nelle fasi importanti della vita, allora la sessualità può diventare un nodo da risolvere. Ma, come già detto, questo non toglie nulla alla tranquillità. Come ogni oggetto, il corpo è fatto di cicli, ma il bisogno viene sempre da una patologia. Ci si serve dell’altro per soddisfarsi. Se una donna non ci vuole più, andremo con la vicina, non è molto diverso. Vedere una bella donna non crea problemi, anzi, tutt'altro. Il bisogno, la necessità di portarla a letto, crea dei problemi. Il bisogno di afferrare crea tensione, ma è una tensione sana nel momento in cui ogni esperienza viene fatta pienamente, senza moralizzare o tralasciare nulla. Quando il corpo funziona normalmente senza forzature, e il pensiero è funzionale solo per risolvere problemi pratici e dare nomi alle cose, essendo pienamente consapevoli dei suoi limiti, allora nella tua vita molte cose potrebbero cambiare di riflesso. Se ho pensieri erotici non ho necessità di soddisfarli, perché nasce da un centro (mentale) che non ha niente a che fare con quello istintivo. Non c’è bisogno che cerchi di cambiare il tuo modo di mangiare per cambiarti dentro, non funzionerà. Devi partire da dentro semmai. Vale lo stesso con il sesso. Riconosci la bellezza in tutto ciò che vedi, anche nelle cose apparentemente negative, e sei così pieno di questa sensazione che i piaceri iniziano a perdere attrattiva. Sei schiavo del piacere perché vivi una vita piatta, e non intendo carente di stimoli. Anzi, al contrario più la riempi di stimoli, più la appiattisci. Il pomodoro ha sapore, ma tu hai bisogno di mettergli il sale per sentire qualcosa.Il pomodoro E' sapore! è una questione di energie, non morale"

"Quindi il sesso con l'amore non c'entra nulla"

"Con l'amore c'entra tutto, ma la confusione viene da un fattore culturale. E' l'uso delle parole che crea confusione, perché a questo appiccichiamo una convinzione che, in fondo, è del mondo, non nostra. L'amore non può essere esclusivo, e la sessualità non ha nulla di romantico. Un contatto può essere più o meno intenso, e più la sensibilità del corpo aumenta, meno necessità si ha di usare l'altro per soddisfarsi. Una sessualità sana inizia con l'esplorazione senza giudizio.
Per mancanza di visione, crediamo di essere innamorati di qualcuno, mentre è l’emozione dell’amore che ci riempie. Si sente quella emozione con qualcuno, è dunque normale attribuire l’amore a quella persona. Però, dopo essersi innamorati tredici volte, ci si rende conto che, qualsiasi sia la persona, lo stato è sempre lo stesso. Allora si ci dovrebbe chiedere: abbiamo bisogno di una situazione per essere condotti a quello stato? Poiché l'ego ha paura dell'insicurezza, le scelte che verranno fatte successivamente per "salvare la coppia", saranno mettere al mondo dei figli, prendere un cane, o sposarsi. Sono tutte scelte strategiche che, chiaramente, hanno degli interessi che con l'amore c'entrano realmente poco. Serve chiarezza, iniziare a vedere come funzioniamo, e smettere di mescolare sesso, amore, condito da speranze e romanticismi. La sessualità, come ogni altra cosa, ha una sua maturazione naturale, o almeno così dovrebbe essere. Non le viene permesso di esprimersi pienamente a causa di cattive interpretazioni, repressioni o, al contrario, improbabili visioni ascetiche che le vengono conferite. L’individuo dovrebbe liberamente esplorare il suo corpo senza giudizi, e poi approfondire il rapporto con l’altro sesso fino ad un punto in cui il sesso stesso rivela i suoi limiti. Questo significa che non si farà più confusione, perché la nostra sessualità, che è puramente mentale, si mescola con sfere che a lei non le competono. Ed ecco che il sesso diventa qualcosa che colora l’immaginario,"

"Siamo stati condizionati a vederla così".

Amore è ascolto, e quando voglio qualcosa non amo. Non confondere le cose. Dico a me stesso che voglio un'esperienza sessuale, non che voglio amare o essere amato. La pianto con queste illusioni da adolescente, e inizio a crescere. Normalmente le "delusioni amorose" anziché svegliarci, ci addormentano sempre più. Anziché aprirci ci chiudiamo e pretendiamo sempre più. Le esperienze del passato dovrebbero portarci a capire sempre più, e invece ci confondono perché guardiamo sempre dalla parte sbagliata. Amare o non amare qualcuno, è una grande ubriacatura. Amare più il proprio cane rispetto a quello del vicino, è un'errore profondo. Funzionalmente, praticamente, si sta con il proprio cane. Lo si conosce, lo si tocca, si fa il possibile per lui. Ma pretendere di amare di più il proprio cane, o il proprio figlio, rispetto ad uno sconosciuto, è un'errore grande e causa sofferenza e senso di divisione. Si passa una vita con una persona, ma l'amore non è esclusivo.





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