A) Posso cambiare me stesso
ma difficilmente potrò cambiare il mondo da solo...
B) E chi ti dice che tu non
sei il tuo mondo?
A) Col termine mondo intendevo pianeta
in senso oggettivo
B) Ed esiste?
A) Ci sto camminando sopra
B) Come cammini mentre
sogni
A) Non potrei scrivere con
lo smartphone se stessi sognando
B) Ogni sofferenza nasce da
conclusioni mentali. Il fatto che tu sei separato dal mondo oggettivo e ci
cammini sopra, è una conclusione mentale. Da questa base non può esistere
nessuna liberazione. E' il "non lo so" degli occhi del bambino che
viene perduto, ed è inutile parlare di qualsiasi altra forma di lavoro
interiore senza riconoscere la verità di quel non sapere
A) È una conclusione reale più che mentale, in profondità sarà tutto collegato ma nella vita oggettiva non
lo è. Altro è parlare di sofferenza che deriva da una resistenza al momento
presente ma non è questo il caso. (....)
A) Grazie per l'amicizia mi sono svegliato adesso ed ho potuto constatare il fatto che hai accettato la mia richiesta... o è tutto un sogno?!
A) Grazie per l'amicizia mi sono svegliato adesso ed ho potuto constatare il fatto che hai accettato la mia richiesta... o è tutto un sogno?!
B) Non lo so. Le etichette
mentali in generale non mi convincono più
A) Penso si debba avere
qualche sicurezza data dall'oggettività della vita almeno mi risulta automatico
crederlo
B) La mente ha bisogno di
muoversi nel conosciuto, altrimenti rischia di morire. Se rischia di morire gli
altri potrebbero prenderti per pazzo. Io non ho deciso di non dare etichette o
togliere la sicurezza dell'oggettività .... è successo, quindi anche cercando di
appiccicare certezze non mi riesce. Se lascio libere le percezioni, mi rendo
conto che ogni cosa che mi appare davanti lo fa sempre a ME, e senza di me non
potrebbe esistere.
A) Ma se sei con un'amico
ad esempio e anche lui la vive in modo uguale, come fai a non reputarla
un"esperienza reale?
B) Al contrario, la domanda
è "come faccio a reputarla un'esperienza reale". Senza che io
testimonio la presenza dell'amico, l'amico non ci sarebbe. Niente può apparire
senza che ci sia qualcuno a cui appare. Io non posso provare l'esistenza dell'amico,
posso solo dedurla.
A) Ci ragionerò durante la
giornata...ma così non se ne esce credo
B) Ti basta per un po' di
tempo, anche solo per gioco, di smettere di credere che esista qualcosa di separato
da te, e che è solo la mente a dire "io finisco li, e da li inizia
l'altro". Poi porti l'attenzione costantemente su di te, e ti rendi conto
che non puoi fare un passo nella tua realtà senza influenzarla.
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