sabato 17 dicembre 2016

DIALOGHI: La vita non ha bisogno di te

"Accettare qualcosa è romanticismo. La situazione, l'istante, è scientificamente inevitabile. Non c'è spazio per qualcuno che debba accettare o meno. Non c'è il tempo né lo spazio, ma solo azione. La situazione, la vita, il momento, non ha bisogno della nostra approvazione. Si fa fronte a ciò che si presenta, senza commenti. Se ci sono dei commenti, l'istante ha presto questa forma. Si parla di accettazione quando non si accetta che il controllo è un'illusione"


"Secondo te siamo liberi di scegliere se reagire o agire? O non c'è nessuna libertà di scelta?"


"Ogni azione è una reazione. Non esiste un'azione scollegata che si possa definire personale, se osservi attentamente il tuo quotidiano."


Anche se si è "risvegliati"?


Non si è risvegliati! Si è quello che si è.
Essere risvegliati è essere, ed essere è senza etichette o diplomi.


Grazie delle risposte anche se non riesco a concepire di essere senza libertà di scelta se è questo quello che hai detto.


Non lo devi concepire o non concepire, ma osservare. 
Guarda bene quelli che definisci tuoi pensieri, azioni, emozioni, e cerca di trovare dove pensi di avere il controllo.
Ad esempio questa conversazione: hai scelto delle risposte da dare o sono state conseguenza anche delle mie? Puoi scegliere che pensiero avere prima di percepirlo? Puoi stabilire se avere lo stimolo per fare pipì? Puoi stabilire prima come ti sentirai se tua moglie ti lascerà? Il tuo passato può essere stato diverso di un millimetro? 
Si osserva scientificamente tutto questo.
La libertà è anche un concetto romantico. La libertà è adesso, ed è slegata dalla situazione. Si è liberi di non dover essere liberi. Per quello che credi di essere, cioè una persona che ha delle scelte, non sarai mai libero. Si è libertà, non liberi. 
Non esiste alcuna libertà se non nell'istante. Voler essere liberi da qualcosa, è paura di vivere. Volersi liberare è imprigionarsi.


"Sono libero di osservare o non osservare, di essere consapevole o di non esserlo? almeno questo concedimelo "


"Vedi, la paura di non essere libero è proprio ciò che ti imprigiona.
Stiamo appiccicando parole per coprire il dato di fatto che si ha paura. L'unica cosa che dico è di stare onestamente con quella paura, senza cercare di coprirla con un'idea di risveglio, di essere se stessi, di essere liberi o consapevoli. 
C'è paura, è un fatto.
Stai con quella paura, sentila, ascoltala"


"ho capito, lo farò! anzi lo sarò"



"Certo che lo farai, non hai scelta ;D "




Nessun commento:

Posta un commento